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RIVOLUZIONE E CONTRORIVOLUZIONE. LA FRANCIA DAL 1789 AL 1815
di SUTHERLAND DONALD M.
Stato Editoriale
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- Titolo: RIVOLUZIONE E CONTRORIVOLUZIONE. LA FRANCIA DAL 1789 AL 1815
- Autore: SUTHERLAND DONALD M.
- Illustratore: 0
- Editore: IL MULINO
- Collana: LE VIE DELLA CIVILTA'
- Anno: 2000
- ISBN: 9788815078452
- Pagine: 528
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 940 GEOGRAFIA E STORIA
Classificazione CEE
- HBTV2 RIVOLUZIONE FRANCESE
- JPWQ GRUPPI E MOVIMENTI RIVOLUZIONARI
A lungo la rivoluzione francese è stata interpretata come una lotta della borghesia contro l'aristocrazia. In questo libro Sutherland adotta una nuova prospettiva e mette al centro di quei tempestosi decenni di storia francese il conflitto tra rivoluzione e controrivoluzione. L'andamento della rivoluzione fu in gran parte determinato dalla presenza di una forte resistenza alle riforme rivoluzionarie. E in nome dell'ordine del paese furono sacrificati molti di quei valori di libertà e uguaglianza che avevano originariamente ispirato il movimento rivoluzionario.
SUTHERLAND D.M.G. Rivoluzione e controrivoluzione La Francia dal 1789 al 1815 Le vie della civiltà pp. 528 , € 28,92 88-15-07845-2 Una nuova prospettiva sulla Rivoluzione francese. Questo testo di sintesi sulla storia francese dalla rivoluzione alla fine dell'impero napoleonico si giova di un profondo rinnovamento che gli studi sulla Francia rivoluzionaria hanno subito negli ultimi anni, grazie particolarmente a una serie di indagini sulla rivoluzione in provincia e nelle campagne. Sutherland mette a frutto le nuove acquisizioni storiografiche sistematizzandole in una interpretazione della rivoluzione francese decisamente innovativa. La chiave della lettura di Sutherland è espressa nel titolo. La rivoluzione francese è stata per lungo tempo interpretata come una lotta della borghesia contro l'aristocrazia; Sutherland mette viceversa al centro di quei tempestosi decenni di storia francese il conflitto tra rivoluzione e controrivoluzione. L'andamento della rivoluzione - la violenza, l'eroismo, il terrore, la repressione - fu in larga parte determinato dalla presenza di una diffusissima resistenza alle riforme rivoluzionarie. La rivoluzione ebbe effetti assai diversi a seconda delle regioni e delle rispettive caratteristiche economiche, sociali e religiose; così se le classi popolari urbane ne beneficiarono, non si può dire lo stesso per i poveri delle aree rurali. Insomma la controrivoluzione non fu affare di quattro aristocratici in esilio, ma fu un movimento vigoroso e diffuso che indirizzò la storia portando al fallimento del governo costituzionale e aprendo la via alla dittatura di Napoleone, che riuscì a riportare l'ordine nel paese ma sacrificando gran parte di quei valori di libertà e uguaglianza che avevano ispirato la rivoluzione. D.M.G. Sutherland insegna Storia nell'Università del Maryland. Specialista di storia francese, ha pubblicato anche "The Chouans. The Social Origins of Popular Counterrevolution in Upper Brittany" (1982).